lunedì 29 aprile 2013

UNA PATENTE PER VOTARE


 
Una Patente per votare?


Affiderei ad un costruttore principiante la realizzazione della mia casa, o mi preoccuperei di affidarla ad un costruttore che abbia una buona esperienza?
Se fossi ricoverato in un ospedale per una grave malattia e dovessero operarmi, vorrei che a fare l'intervento fosse un medico appena laureato che sta facendo tirocinio, o vorrei che lo facesse un chirurgo esperto, possibilmente con una lunga carriera ?
Le risposte sono talmente ovvie che mi sembra inutile dilungarmi.
Invece faccio una domanda a tutti coloro che, in questo momento storico della politica nel nostro Paese, vorrebbero risolvere i problemi mandando a riposo tutti i costruttori esperti e tutti i chirurghi con lunga carriera; indifferentemente che siano bravi o incapaci, onesti o corrotti, per affidare il futuro, già incerto, a dei principianti che dovrebbero essere più capaci.
La domanda:
se la Democrazia, malata, potesse scegliere da chi farsi curare, pensate che sceglierebbe dei principianti chirurghi per farsi operare su un organo del proprio corpo e poi degli apprendisti costruttori per riedificarsi?
Dalle risposte che mi sono dato, è nata una riflessione sull'origine della “malattia” della nostra democrazia.
La sorte del nostro futuro politico è affidata ai cittadini votanti. Sono loro che decidono chi deve curare il malato: lo dice la Costituzione.
Una parte di questi cittadini, quelli che non hanno un'idea precisa per il futuro del paese, scelgono volta per volta chirurgo e costruttore, spesso per un immediato tornaconto personale.
Secondo me, il problema nasce perché troppi cittadini non hanno una chiara cognizione di cosa è un Parlamento, di come si emana una legge o un decreto legge; non hanno conoscenza sulle funzioni dei vari organi che il costituente ha messo a salvaguardia della Democrazia.
Chi affida la costruzione della propria casa o un'operazione sul proprio corpo a dei principianti, senza la guida di un maestro, che futuro sceglie?
Ma allora, potrebbe chiedermi qualcuno, dove sta la soluzione?
Per costruire e mantenere sana una Democrazia, ci vogliono dei maestri che ne conoscono l'arte e degli allievi in grado di rubargliela, con l'ambizione e l'obiettivo di sostituirli in futuro.
La cosa più grave, a mio giudizio, è che la maggior parte dei cittadini non conosce la Costituzione: non l'ha mai letta almeno una volta e non ne conosce il fine, se non di qualche articolo, magari per sentito dire.
Tra questi ci sono anche persone con un alto grado di scolarizzazione: ottimi professionisti oltre che brave persone, ma pessimi cittadini.
Mi impensieriscono molto coloro che, pur conoscendo la Costituzione, remano contro; ma quelli che più mi preoccupano, per la sorte del nostro futuro, sono coloro che cercano il Pifferaio magico che risolva i problemi complessi di una società complicata come la nostra, ancora lontana dall'aspirare a diventare Civiltà.
 Sarebbe, forse, necessaria una PATENTE per votare?
                                                                                     Francesco Corradino

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